Il signore nella foto qui sopra è Sigmund Freud
SARANNO LE BOLLETTE O GLI ITALIANI A ESSERE PAZZI?
Lo scorso venerdì 13 è giunta una notizia a dir poco sconcertante.
Il T.A.R. del Lazio ha accolto la richiesta di alcuni operatori telefonici di sospendere l'entrata in vigore del blocco automatico delle utenze italiane verso le numerazioni a sovraprezzo quali 899, 892, 0088.
Il T.A.R. del Lazio ha accolto la richiesta di sospensione del provvedimanto dell'AGCOM che è solo l'Autorità Garante delle Comunicazioni perchè ritiene di dover approfondire la questione.
Si è evidentemente ravvisato che 5 anni di denunce presentate a Polizia e Carabinieri, ricorsi conciliativi, gonfiature medie di 150 euro a fattura (medie e sottostimate perchè noi ne abbiamo viste di migliaia di euro) reclami quotidiani, articoli e trasmissioni che denunciavano come anche la mafia (italiana ed estera...) abbiano fatto affari d'oro con queste numerazioni, trasmissioni televisive di fantomatici quiz spilla soldi fossero oggetto di maggior analisi ed attenzione e che quindi fosse opportuno rinviare quanto già era stato rinviato e che l'Autorità aveva pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso agosto 2007.
Certi che ogni lettore del blog possa avere una propria opinione in merito ci limitiamo a riporta qui sotto il comunicato stampa del nazionale.
TLC: LA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO NON FA GLI INTERESSI DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI CITTADINI GIA’ TRUFFATI E METTE A RISCHIO ULTERIORI UTENTI.
Adusbef e Federconsumatori sono esterrefatte dalla decisione, presa oggi dal Tar del Lazio, in merito alla sospensione, a partire dal 1 di luglio, della delibera dell’Autorità per le tlc sul blocco automatico delle chiamate dei numeri a sovrapprezzo (899, 144, ecc.)
La delibera dell’Autorità, prevedeva, come da sempre richiesto dalle nostre associazioni, la disattivazione del blocco di tutte le numerazioni a sovrapprezzo solo su richiesta dell’utente, evitando così brutte sorprese sulla bolletta per gli “utenti inconsapevoli”. In tal modo, questo provvedimento eliminava il fenomeno di attività illecite e truffaldine attuate negli ultimi anni a danno dei consumatori.
Negli ultimi due anni, infatti, le “bollette pazze” sono state decine e decine di migliaia, che hanno dovuto subire tutto l’iter conciliativo per avere giustizia.
Ci auguriamo che questa sentenza sia superabile in futuro, perché lungi da noi ipotizzare un’azione del Tar fortemente punitiva per i cittadini utenti. Riteniamo quindi necessario che il Tar, anche alla luce di un reiterato intervento dell’Agcom, dia il suo benestare.
È ovvio che, in caso di conflittualità giuridico-amministrativa, chiederemo al Governo atti legislativi funzionali a superare quella che noi riteniamo essere stata una truffa, al pari di quelle che purtroppo i cittadini hanno subito con i vari Bond e che, in mancanza di un’adeguata soluzione, continuerebbe nel tempo.