martedì 28 agosto 2007

Per limitare l’inquinamento della città basta pagare. Come non averci pensato prima?


Andare in centro città con l’automobile richiede sacrifici: il traffico è caotico, i parcheggi non a pagamento sono pressoché introvabili, quelli a pagamento incidono non poco sul bilancio, senza contare il costo della benzina. Inoltre sappiamo bene quanto la nostra città soffra di inquinamento cronico e l’aria che respiriamo non è certo quella pura di alta montagna.

Tuttavia sono ancora moltissimi i cittadini che scelgono di utilizzare la loro automobile per gli spostamenti.

Questo accade perché Torino non offre una valida alternativa di trasporto pubblico. I mezzi di trasporto si aspettano anche per 20 minuti e più e troppo spesso sono molto affollati. L’automobile, malgrado tutto, resta ancora il mezzo più comodo per gli spostamenti.

Ma le automobili inquinano, inquinano molto, dunque è necessario limitarne l’uso in nome di un sano ambientalismo. E come si fa a limitare l’inquinamento in città? Si paga!!!

“Tutto ciò ci sembra una presa in giro.”, afferma Giovanni Dei Giudici presidente regionale della Federconsumatori Piemonte Onlus, “Non è pensabile di risolvere i problemi facendo pagare i cittadini di tasca loro. Certo il problema dell’ambiente è reale ed è urgente trovare una soluzione, ma non credo che ci si stia muovendo nella direzione giusta. Se il problema è l’inquinamento, il denaro non lo risolve. Se il problema è l’inquinamento si deve pensare di chiudere il centro, offrendo però un buon servizio di trasporto pubblico come valida alternativa. Se così non avvenisse si tratterebbe di una mera ingiustizia sociale e passerebbe il criterio che chi ha i soldi può anche inquinare, oltre che spostarsi comodamente.”

Aggiunge Dei Giudici “Utilizzare l’automobile è una gran seccatura, oltre che un costo. Credo che molti cittadini ne farebbero molto volentieri a meno se in alternativa potessero usufruire di un trasporto pubblico efficiente. Anche le piste ciclabili che collegano la periferia al centro andrebbero incrementate. Oggi percorrere in bicicletta strade come Corso Regina Margherita è pericoloso tanto quanto giocare alla roulette russa.”

“Il problema dell’inquinamento dell’aria non si risolve solo con un giro di vite alle automobili. Il riscaldamento è un’altra fonte di ammorbamento dell’aria. E’ sufficiente, in inverno, entrare in alcuni uffici pubblici e constatare che la temperatura non è tra 20 e 22 gradi, ma di lunga superiore. Quando faremo rispettare la legge in materia? “

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