venerdì 31 agosto 2007
Silomat ritirato dal mercato
L'Aifa comunica di aver provveduto a ritirare dal mercato il farmaco Silomat prodotto da Boehringer Ingelheim
Tale decisione è stata presa in virtù dei rischi di aumento del rischio di aritmie cardiache derivanti dall'assunzione di clobutinolo, benchè in 36 anni di commercializzazione non vi siano state in Italia segnalazioni in tal senso.
I pazienti che dovessero essere in cura con tale farmaco sono invitati a sospenderne l'uso e rivolgersi al proprio medico curante.
giovedì 30 agosto 2007
Contraffazione: una guida utile
A tal proposito vi proponiamo una guida prodotta dalla Fedeconsumatori di Milano scaricabile QUI
Sciopero della spesa 13 settembre
Riceviamo dalla sede nazionale
fonte QUI
Comunicato Stampa |
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25/08/2007 |
IL 13 SETTEMBRE SCIOPERO DELLA SPESA E UN GIORNO DI RINUNCIA SIMBOLICA ALLA PASTA ASCIUTTA!!! |
CONTRO L’AUMENTO DEI PREZZI DI LUCE, GAS, TRENI, PANE, LATTE, PASTA E LIBRI SCOLASTICI CONTRO I CRAC E GLI IMBROGLI DI BANCHE, REVISORI E AGENZIE DI RATING CHE FANNO ANDARE IN FUMO I NOSTRI RISPARMI CONTRO I SINDACI CHE NON ORGANIZZANO I MERCATI DI VENDITA DIRETTA DAGLI AGRICOLTORI AI CONSUMATORI E NON FANNO IL CATASTO DEGLI INCENDI PER UNA PIU’ INCISIVA LOTTA ALLE LOBBIES CHE SI OPPONGONO ALLA CONCORRENZA: BANCHE, ASSICURAZIONI, PETROLIERI, TASSISTI, FARMACISTI IL 13 SETTEMBRE IN TUTTE LE PIAZZE LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI DISTRIBUIRANNO CERIOLE E LATTE GRATIS AI CITTADINI PER DIMOSTRARE CHE GLI AUMENTI SONO FRUTTO SOLO DI SPECULAZIONI I CONSUMATORI CHIEDONO AL GOVERNO , AI PRODUTTORI E AI COMMERCIANTI IL RIBASSO IMMEDIATO DEL 5% DI TUTTI I PREZZI E TARIFFE DOMANI SARANNO DIFFUSE TUTTE LE CIFRE DELLA STANGATA DI AUTUNNO Le associazioni dei consumatori ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI effettueranno una giornata di mobilitazione nazionale il giorno 13 settembre, promuovendo iniziative pubbliche nelle maggiori piazze italiane a partire da quella di Montecitorio in Roma, e in piazza Verdi dove ha sede l’Antitrust. La nostra vuole essere un’iniziativa di denuncia e di proposta affinché si intervenga nella questione relativa agli aumenti dei prezzi e delle tariffe, sia quelli già realizzati che quelli annunciati nelle prossime settimane. Infatti si sono già realizzati: § Aumenti dei prezzi dei generi alimentari, a partire da quelli essenziali di pane, pasta, olio e latte, che vengono giustificati con i costi delle materie prime. § Aumenti per la scuola, libri e varie tipologie di accessori. § Aumenti di gas, elettricità e benzina. § Aumenti dei servizi bancari ed assicurativi. Vogliamo protestare contro questi ingiustificati aumenti che colpiscono le famiglie italiane e: CHIEDIAMO UN IMMEDIATO RIBASSO DEL 5% DI TUTTI I PREZZI E TARIFFE ALTRO CHE AUMENTI!!! § Per denunciare e pretendere interventi atti a scongiurare crack finanziari e ricadute pesanti sulle famiglie e sull’economia in generale in tema di risparmio e di investimenti. § Per un più incisivo intervento atto a sconfiggere posizioni di lobbies che si oppongono alla concorrenza: banche, assicurazioni, taxi. § Per interventi più marcati in tema di liberalizzazione, come già positivamente si è iniziato a fare, su carburanti, elettricità ed energia in generale. § Per un mercato più chiaro, più trasparente, dove il consumatore sia rispettato ed informato a partire dalla conoscenza dell’origine delle produzioni. Inoltre si rendono necessarie maggiore determinazione e maggiore celerità su: § Trasformazione in decreto legge del provvedimento di Legge Bersani giacente in Senato, dove si affrontano, tra l’altro, questioni condivise in tema di accisa dei carburanti e di maggiore competitività del settore. § Realizzazione della legge definita Class Action, con le necessarie modifiche migliorative § Rafforzamento dei poteri di verifica, controllo e sanzione delle authority. § Interventi immediati per la definizione della fascia di garanzia per le famiglie meno abbienti nei settori energetici. § Ampliamento degli spazi funzionali a vendite dirette produttori-consumatori. § Tutela della produzione italiana a tutela della qualità e della assenza di pericoli per la sicurezza Alla luce di tutto ciò chiediamo sia al Governo che alle Istituzioni la convocazione di tavoli di confronto, per smascherare dove si annidano speculazioni al fine di eliminarle. Nelle giornate di mobilitazione si invitano i cittadini, come segnale simbolico, ad astenersi almeno da un acquisto e a rinunciare alla pasta asciutta come simbolo e protesta contro l’avvio della speculazione sui prezzi iniziata proprio con il pretesto dell’aumento del rezzo del grano. Nei presidi che si effettueranno verranno distribuiti gratuitamente dalle associazioni pane economico, latte e vari tipi di pasta alla cittadinanza. |
mercoledì 29 agosto 2007
Caro scuola
Ci sono delle questioni tipicamente stagionali e tipicamente irrisolte. Una di queste è il "caro scuola", ovvero la sempre più ingente spesa per l'acquisto di libri, zaini, quaderni, penne e quant'altro di necessario per una corretta frequenza delle lezioni.
E' un problema che si articola su due piani.
Il fronte dei libri scolastici che vengono spesso rinnovati cambiandone parti insignificanti con aumenti però significativi dei testi ed impedendo l'uso dei testi usati.
Secondo fronte quello del kit scolastico il cui costo finale tende a lievitare a causa dell'effetto moda che i ragazzi subiscono dalla pubblicità e dall'emulazione degli altri.
L'Antitrust a promesso di fare gli opportuni accertamenti per verificare se esiste un "cartello" tra gli editori.
Pubblichiamo quanto ricevuto dalla sede nazionale in merito al "caro scuola".
Il link diretto è qui
"Come ogni anno, dalle pubblicità televisive irrompenti che sponsorizzano materiale scol
Infatti, nonostante sia possibile per i genitori risparmiare su alcuni articoli facendo utilizzare ai ragazzi quelli dell’anno precedente, le tendenze e le varie pubblicità condizionano ad insistere perché ogni anno vengano rinnovati gli articoli scol
Quindi, oltre alla consistente spesa per i libri, stimabile intorno a 320 € causa un aumento del 5% rispetto alle spese del 2006, i genitori si ritrovano ad affrontare un’elevata spesa, aggravata ulteriormente dai rincari registrati annualmente dal nostro osservatorio nazionale.
Per questi accessori, infatti, la spesa media complessiva, che varia a seconda dell’età del ragazzo, è calcolata in 377 €, con un aumento del 7,2% rispetto al 2006.
Per una famiglia quindi la spesa complessiva sarà di 697 €, 40 € in più sul 2006, pari ad un aumento del 5,7%.
Adusbef e Federconsumatori consiglia comunque di effettuare i propri acquisti presso i supermercati e/o ipermercati in quanto si potrebbe risparmiare fino a circa il 25%.
Per quanto riguarda la spesa dei libri, oltre al solito invito che facciamo alle Istituzioni preposte a non promuovere nuove edizioni effettuando un cambio minimo del contenuto o della copertina, consigliamo che venga utilizzato al meglio e al massimo il mercato dell’usato."
Caro scuola | 2006 | | 2007 | | var. % 2006/2007 | |
| super/ipermercato | cartolibreria | super/ipermercato | cartolibreria | super/ipermercato | cartolibreria |
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ASTUCCIO (pieno ) | € 18,50 | € 23,90 | € 20,10 | € 25,00 | 9% | 5% |
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DIARIO | € 10,50 | € 12,90 | € 11,40 | € 13,50 | 9% | 5% |
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QUADERNO | € 1,60 | € 2,20 | € 1,870 | € 2,30 | 6% | 5% |
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ZAINO MARCA | € 45,90 | € 52,90 | € 49,90 | € 57,00 | 9% | 8% |
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ZAINO MEDIO | € 27,50 | € 36,90 | € 29,70 | € 39,00 | 8% | 6% |
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MATITE COLORATE DA 12 | € 5,50 | € 7,90 | € 5,90 | € 8,80 | 7% | 11% |
martedì 28 agosto 2007
Smarrimento bagagli: cosa fare
Lo smarrimento o il ritardo dei bagagli si pone al vertice della hit-parade dei disagi nei trasporti aerei per l'estate 2007.
Le compagnie aeree sono tenute al risarcimento del danno, ma è strettamente necessario eseguire alcuni passaggi procedurali.
Ecco alcuni pratici consigli.
- Presentare rapporto di irregolarità bagaglio all'ufficio Lost&Found dell'aeroporto
- Presentare per iscritto (meglio racc. A/R) richiesta risarcimento danni alla compagnia entro 7 giorni per il danneggiamento dei bagagli ed entro 21 giorni nei casi di ritardo
Il danno viene rimborsato in modo limitato pari a 1.000 DSP (diritto speciale di prelievo) il cui valore è calcolato su un paniere di valute ed è circa di €1,20 per DSP.
Tali limiti possono essere superati se il viaggiatore entro la partenza dichiara il valore effettivo dei beni trasportati, a fronte della quale dichiarazione verrà posta una quota a titolo di assicurazione che garantirà il rimborso completo.
Anche per il bagaglio a mano il vettore risponde degli eventuali danni, ma solo se direttamente imputabile.
Al fine di agevolare i consumatori mettiamo a disposizione un modello di lettera da inviare al vettore per il rimborso per lo smarrimento del bagaglio. La stessa può essere rimodulata ad hoc per il ritardo della consegna del bagaglio stesso.
Per limitare l’inquinamento della città basta pagare. Come non averci pensato prima?
Andare in centro città con l’automobile richiede sacrifici: il traffico è caotico, i parcheggi non a pagamento sono pressoché introvabili, quelli a pagamento incidono non poco sul bilancio, senza contare il costo della benzina. Inoltre sappiamo bene quanto la nostra città soffra di inquinamento cronico e l’aria che respiriamo non è certo quella pura di alta montagna.
Tuttavia sono ancora moltissimi i cittadini che scelgono di utilizzare la loro automobile per gli spostamenti.
Questo accade perché Torino non offre una valida alternativa di trasporto pubblico. I mezzi di trasporto si aspettano anche per 20 minuti e più e troppo spesso sono molto affollati. L’automobile, malgrado tutto, resta ancora il mezzo più comodo per gli spostamenti.
Ma le automobili inquinano, inquinano molto, dunque è necessario limitarne l’uso in nome di un sano ambientalismo. E come si fa a limitare l’inquinamento in città? Si paga!!!
“Tutto ciò ci sembra una presa in giro.”, afferma Giovanni Dei Giudici presidente regionale della Federconsumatori Piemonte Onlus, “Non è pensabile di risolvere i problemi facendo pagare i cittadini di tasca loro. Certo il problema dell’ambiente è reale ed è urgente trovare una soluzione, ma non credo che ci si stia muovendo nella direzione giusta. Se il problema è l’inquinamento, il denaro non lo risolve. Se il problema è l’inquinamento si deve pensare di chiudere il centro, offrendo però un buon servizio di trasporto pubblico come valida alternativa. Se così non avvenisse si tratterebbe di una mera ingiustizia sociale e passerebbe il criterio che chi ha i soldi può anche inquinare, oltre che spostarsi comodamente.”
Aggiunge Dei Giudici “Utilizzare l’automobile è una gran seccatura, oltre che un costo. Credo che molti cittadini ne farebbero molto volentieri a meno se in alternativa potessero usufruire di un trasporto pubblico efficiente. Anche le piste ciclabili che collegano la periferia al centro andrebbero incrementate. Oggi percorrere in bicicletta strade come Corso Regina Margherita è pericoloso tanto quanto giocare alla roulette russa.”
“Il problema dell’inquinamento dell’aria non si risolve solo con un giro di vite alle automobili. Il riscaldamento è un’altra fonte di ammorbamento dell’aria. E’ sufficiente, in inverno, entrare in alcuni uffici pubblici e constatare che la temperatura non è tra 20 e 22 gradi, ma di lunga superiore. Quando faremo rispettare la legge in materia? “
lunedì 27 agosto 2007
Garanzia: ovvero l'arte dell'ulcera
Il titolo del post è chiaro. La gestione della garanzia sui beni di consumo è causa di prossimo riconoscimento scientifico come causa diffusa di ulcerazione addominale. Scherzi a parte basta trascorrere una giornata presso i nostri uffici per avere riscontro di quanto sia diffusa tale "patologia".
Ci viene però poco agevole ritenere una mancata applicazione della Legge come una patologia perché sarebbe questa la strada principale per il viale della rinuncia.
Quindi per chi non vuole restare inerme di fronte all'arroganza di chi vuole negare i più elementari diritti le prossime righe saranno di orientamento nella giungla della assistenza post vendita sui beni di consumo.
Premettiamo che su questo argomento ci sono fior fiore di avvocati che spendono la propria esperienza per dare l'interpretazione migliore, nostra più piccola ambizione quella di dare poche, ma chiare indicazioni.
Iniziamo con un breve glossario:
- Garanzia legale: sono riferimenti imposti dalla Legge vigente.
- Garanzia commerciale: sono riferimenti presenti in contratto: ad esempio le estensioni alla garanzia legale previo pagamento di una quota fissa.
- Consumatore: è il privato cittadino che acquista un prodotto per scopi che esulano la propria attività professionale.
- Venditore: è il professionista attraverso il quale si acquista il bene.
- Produttore: è il professionista che realizza il bene (potrebbe coincidere con il venditore).
- Titolo di acquisto: il documento che formalizza la transazione commerciale ad esempio lo scontrino fiscale.
- Conformità: un bene è conforme sotto diversi punti di vista, ai fini della garanzia quando questo non presenta vizi all'origine che ne impediscano il corretto funzionamento. Ai fini della conformità sono incluse anche le pratiche di installazione.
Tale periodo è comune a tutti gli stati della CE in virtù della direttiva 1999/44/CE recepita dal D.Lgs. 24/2002 inserito nel Codice Civile all'art. 1519bis e segg. ed in ultimo approdato al Titolo III del Codice del Consumo.
Il consumatore quindi dalla data di acquisto del bene ha 24 mesi di assistenza e dato che vi è una prescrizione di 2 mesi per denunciarne il malfunzionamento il periodo di garanzia effettivo è di 26 mesi.
A chi mi devo rivolgere? In questo la Legge è oltremodo chiara al venditore, che resta per tutti i due anni il mio riferimento. E se il venditore mi invita a rivolgermi all'assistenza tecnica del produttore? Spiacente la Legge impone la responsabilità della gestione del tutto al venditore pena non vedersi riconosciuto il diritto all'assistenza di 24 mesi.
Si noti che nei primi 6 mesi dall'acquisto il vizio si presume essere all'origine e spetta al venditore dimostrare il contrario
Possono addebitarmi delle spese? No assolutamente tutta la prassi di assistenza deve essere a titolo gratuito. Non sono dovuti costi di chiamata, trasporto o consegna.
Cosa posso richiedere? Innanzitutto la riparazione o la sostituzione. In questo caso però la Legge indica la possibilità da parte del venditore di rifiutare la sostituzione nel caso sia esso un rimedio sproporzionato rispetto alla riparazione e alla tipologia di bene (costo/utilizzo). In linea di massima è da richiedere la riparazione e nel caso non fosse possibile o non desse l'esisto sperato la sostituzione.
Posso risolvermela solo con uno sconto su prezzo pagato o con un buono da spenedere in futuro? La Legge non vieta tale rimedio ma non esclude gli altri.
Esiste un tempo entro cui il prodotto deve essere riparato? Purtroppo no e la Legge si limita a parlare di tempo congruo.
E se nè la riparazione nè la sostituzione si rivelassero efficaci? Possiamo richiedere la risoluzione del contratto d'acquisto, quindi restituire il bene e pretendere il rimborso di quanto pagato.
Nel caso in cui mi venisse negata l'assistenza come mi devo comportare? E' indispensabile inviare una racc. A/R al venditore.
Ho diritto a restituire il prodotto entro 7 o 10 giorni? Non è obbligo di Legge se l'acquisto è fatto in un locale commerciale. ATTENZIONE non confondiamo quindi il Diritto di Recesso con la Garanzia!!!!
Abbiamo così fatto una breve carrellata sui principali punti relativi al diritto di garanzia.
Vi ricordiamo che il modello di racc. A/R deve essere adattato al vostro caso specifico.
In qualunque caso potete scriverci per maggiori informazioni
venerdì 3 agosto 2007
Federconsumatori Piemonte chiude per ferie
Arriva agosto e anche noi ci riserviamo un periodo di ferie
La nostra sede rimarrà chiusa dal 06 agosto al 24 agosto.
Riprenderemo con la normale attività dal 27 agosto.
Anche il blog in questo perido rimarrà sostanzialmente fermo
Il fax e la casella email rimarranno comunque attivi.
Ringraziamo tutti i nostri lettori ai quali rivolgiamo i nostri migliori auguri di buone ferie...e occhio alle fregature che in vacanza non vanno mai !!!
Mattel ritira giochi pericolosi
La Mattel, leader mondiale nella produzione di giocattoli, sta ritirando dal mercato mondiale 1,5 milioni di giocattoli con marchio Fisher-Price.
Si tratta di giocattoli prodotti in Cina ed indirizzati ai bimbi più piccoli.
Si teme che siano state usate vernici con un alto tasso di piombo estremamente nocivo per la salute.
La gran parte di questi prodotti è stata immessa sul mercato americano, ma una quota non trascurabile è stata distribuita nel resto del mondo. L'Italia non è esente da questo rischio perchè le merci viaggiano a livello globale e alcuni di questi pezzi potrebbero essere stati distribuiti anche nei negozi italiani.
A oggi pare non ci siano stati casi di intossicazione, ma in questi casi la prudenza non è mai troppa!
I consumatori italiani possono chiamare questo numero per informazini direttamente dalla Mattel: (800) 916-4498.
Questi i riferimenti istituzionali:
Mattel Srl., 28040 Oleggio Castello, Italy CustomerSrv.Italia@mattel.com |
giovedì 2 agosto 2007
Aumento prezzi di pane e pasta
Il tormentone dell’estate 2007 non è una canzone, ma la minaccia di aumenti sui prezzi di pane, pasta e dolci, a partire da Settembre.
Secondo l’Unione Industriale Pastai Italiani gli aumenti saranno nell'ordine del 20%.
Alla base dei rincari, secondo quanto riferisce Federalimentare, c’è l'aumento del prezzo dei cereali del 60% nell'ultimo anno che si è ripercosso sulle farine. Ad aggravare la situazione sono i raccolti scarsi, quote crescenti di cereali destinate alla produzione dei biocarburanti e sottratte all'industria alimentare, speculazione finanziaria. Sono queste, secondo le associazioni dell'industria alimentare, le cause dell’aumento dei prezzi dei cereali.
Secondo
Il costo del grano oggi è lo stesso degli anni ‘80, nel momento in cui il prezzo del grano dopo anni di continui cali subisce un aumento, si cerca di speculare. Oggi però tutti sappiamo che con un chilo di grano (circa 20 centesimi al chilo) si produce con la trasformazione in farina e con l'aggiunta di acqua, un chilo di pane che viene venduto a € 2,50 al chilo per il pane comune fino a più di € 5,00 al chilo per altri tipi di pane….senza parlare dei dolci.
A questo punto è chiaro che il tentativo è quello di speculare ancora una volta colpendo i consumatori su cibi di prima necessità: la dieta mediterranea per gli italiani non è una moda bensì la dieta quotidiana e aumentare il prezzo del pane e della pasta vuol dire gravare su TUTTI i consumatori.
Da questa manovra gli agricoltori non percepiscono maggiori guadagni, i consumatori ci rimettono, resta solo l’industria a ricavarne un guadagno e questo ci sembra assurdo ed ingiustificato.
mercoledì 1 agosto 2007
Banche: Unicredit taglia i costi di prelievo bancomat
Il gruppo Unicredit-Capitalia comunica quanto segue:
In questo modo si ha quindi a disposizione una rete di circa 7.200 sportelli Bancomat, con un aumento della presenza dal nord al sud.
Fonte QUI
Una buona notizia ogni tanto