martedì 8 gennaio 2008

Prezzi: una situazione insostenibile


Pubblichiamo quanto ricevuto dalla sede nazionale in merito all'insostenibile situazione dei prezzi e del galoppante costo della vita.

La situazione delle famiglie italiane sta diventando ormai insostenibile, anche alla luce degli ulteriori incrementi previsti dal 1° Gennaio.

È necessario che si continui a intervenire sui processi di liberalizzazione, soprattutto in tema energetico, fondamentalmente attraverso un incremento delle importazioni di gas naturale e l’ampliamento della platea di fornitori di luce e di gas.

Inoltre, per contrastare i prospettati aumenti ed il perpetrarsi della drammatica condizione delle famiglie, si rendono necessari una serie di interventi sul fronte delle verifiche e dei controlli, su quello dell’ intervento su prezzi e tariffe e su quello dell’informazione ai cittadini.

Sul primo versante, quindi, bisogna mettere in campo una serie di verifiche e controlli, al fine di evitare speculazioni sempre presenti nelle varie filiere, da quelle dell’alimentazione a quelle dell’energia (pane, pasta, benzina, gasolio, ecc).

Sul secondo versante, ecco una serie di proposte su cosa le Istituzione debbono fare:

- si prema sulla BCE perché non aumenti il tasso di sconto, al fine di evitare un aumento delle rate dei mutui a tasso variabile;

- si renda possibile una riconversione gratuita per mutui a tasso variabile, trasformandolo in fisso;

- si ricostituiscano ingenti fondi per mutui a tasso agevolato in favore delle giovani generazioni;

- si blocchino gli aumenti dei prezzi dei treni per i pendolari;

- si ampli la vendita di tutti i farmaci di fascia C presso la grande distribuzione;

- si acceleri il processo di vendita dei carburanti presso i grandi centri commerciali;

- si costituisca in ogni paese ed in ogni città, coerentemente con il concetto di filiera corta, spazi autonomi per la vendita diretta dei prodotti agro-alimentari;

- si intervenga sul carico fiscale dei carburanti, per evitare che l’erario speculi sugli ingenti aumenti dei costi delle materie prime (essendo la tassazione dell’Iva in percentuale);

- si diano da parte degli Enti locali indicazioni alle aziende municipalizzate di non ritoccare le tariffe dei servizi pubblici;

- si determinino da l° gennaio le tariffe sociali: da parte del Governo, per quanto riguarda i consumi elettrici e, da parte degli Enti locali, per i consumi di gas, al fine di agevolare le famiglie bisognose;

- si intervenga sul carico fiscale, anche attraverso il recupero del Fiscal Drag, sul reddito fisso, per ricostruire la perdita del potere d’acquisto;

Per quanto riguarda infine il versante dell’informazione ai cittadini, bisogna intervenire sia in relazione ai dati che l’ISTAT fornisce al Paese, che devono essere ampliati anche attraverso la costituzione di panieri differenziati per fasce sociali e redditi, sia implementando i progetti d’informazione ai consumatori sui prezzi dell’intera filiera agro-alimentare, come “Sms consumatori”.


Fonte QUI

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