lunedì 9 luglio 2007

Decreto Bersani – LIBRI



Leggi in favore dei consumatori se ne sono viste poche in questo Paese, adesso che il Ministro Bersani sta cercando di ovviare a questo enorme problema assistiamo alle ribellioni delle varie categorie che, man mano, vengono interpellate.

Le Farmacie però potrebbero essere prese come esempio per dimostrare che tutto questo allarmismo è esagerato e che questa riforma non è così devastante come affermano le diverse categorie.

Certo che ci sono grandi cambiamenti in corso e certo che i commercianti devono cambiare il loro modo di pensare il commercio. Libera concorrenza vuol dire maggiore impegno per i commercianti e maggiore scelta per i consumatori.

Mentre è chiara quale potrà essere la convenienza per i consumatori, ossia una diminuzione dei costi, è forse più difficile trovare vantaggi per i commercianti. Ma non è detto che non ci siano, io ne vedo almeno due:

  1. E’ noto che in Italia la vendita dei libri è molto bassa rispetto ad altri Paesi europei, non siamo lettori accaniti e non è ancora radicata la cultura della lettura come esperienza individuale arricchente. A mio parere libera concorrenza e costi di copertina inferiori possono anche essere un modo per invogliare i consumatori a leggere di più.
  2. I gestori potranno realizzare dei gruppi d’acquisto per ottenere loro stessi prezzi inferiori e non mutare il loro margine di guadagno offrendo i libri a costi più bassi.

Il prezzo imposto oggi è più una farsa che un atto reale, i clienti chiedono subito lo sconto perché così ormai sono abituati dalle grandi catene ma anche dai gestori più piccoli.

Il prezzo imposto è un cartello e, in quanto tale, deve essere eliminato. Sta ad ogni commerciante aggiornarsi per venire incontro alle nuove esigenze di mercato. Torino è una città ben provvista di librerie molto ben fornite, non credo che la libera concorrenza potrà desertificare il settore. Credo invece che i librai dovranno aggiornarsi, offrendo servizi maggiori, come ad esempio offrire un angolo di lettura nello stesso negozio, trovando il modo per attirare la clientela. Le aperture serali e domenicali sono un esempio già seguito da alcuni, se a questo si aggiungerà anche un minor costo per i consumatori, le librerie saranno sempre più frequentate.

Giovanni Dei Giudici

Presidente Federconsumatori Piemonte Onlus

Nessun commento: