La nostra sede nazionale ci comunica quanto segue.
Le poste italiane , senza anticipare la decisione con un comunicato o con un minimo di pubblicità hanno introdotto la commissione di incasso sui vaglia postali.
Ora, quindi, non solo paga chi invia i soldi con un vaglia, 5 o 10 euro a seconda se è ordinario o veloce, ma, per i vaglia ordinari , chi incassa in contanti deve pagare 2,5 euro.
La decisione è ignobile e non giustificata dalla necessità di limitare l’uso del contante, poiché ad essere colpiti sono soprattutto pensionati e studenti, e, considerato che la media degli invii è circa di 200 euro le poste incasseranno 7,5 euro per commissione. Fatto un rapido calcolo l’operazione potrebbe fruttare circa 70 milioni di euro.
Adusbef e Federconsumatori chiedono l’immediato ritiro del provvedimento, l’intervento del Governo per censurare il comportamento dell’azienda e un’urgente convocazione delle associazione dei consumatori.
Fonte QUI
Le poste italiane , senza anticipare la decisione con un comunicato o con un minimo di pubblicità hanno introdotto la commissione di incasso sui vaglia postali.
Ora, quindi, non solo paga chi invia i soldi con un vaglia, 5 o 10 euro a seconda se è ordinario o veloce, ma, per i vaglia ordinari , chi incassa in contanti deve pagare 2,5 euro.
La decisione è ignobile e non giustificata dalla necessità di limitare l’uso del contante, poiché ad essere colpiti sono soprattutto pensionati e studenti, e, considerato che la media degli invii è circa di 200 euro le poste incasseranno 7,5 euro per commissione. Fatto un rapido calcolo l’operazione potrebbe fruttare circa 70 milioni di euro.
Adusbef e Federconsumatori chiedono l’immediato ritiro del provvedimento, l’intervento del Governo per censurare il comportamento dell’azienda e un’urgente convocazione delle associazione dei consumatori.
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